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Antognoni al vetriolo: "Costretto a lasciare la Fiorentina. Calcio in mano a chi ne capisce poco"

di Ivan Cardia

Solo amore per la Fiorentina. È quello che assicura di provare Giancarlo Antognoni, icona della storia viola e poi in più occasioni dirigente del club gigliato. Intervistato da Libero, l'ex calciatore è tornato sul suo addio, confessando un "sacrosanto dispiacere di non essere più dentro la società". Al capitolo dente avvelenato, poi, Antognoni risponde così: "Guardi, Commisso l'avrò visto tre o quattro volte, è sempre stato corretto. Sono altri che mi hanno costretto a mollare".

Come?
"Offrendomi un ruolo che non ritenevo adatto alla mia storia. Essere retrocesso al settore giovanile e tolto dalla task force non mi è sembrata una grande mossa dopo che ho fatto tanto per la Fiorentina".

Quanto darebbe per tornare alla Fiorentina?
"Sa, il calcio è in mano a gente che ci ha capito poco di questo mondo. Vero che, dopo 50 anni, non l'ho capito del tutto neanche io. Ma sono un uomo libero".


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