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Allegri: "Quando si lavora alla Juventus si deve vivere sotto pressione. Voglio vincere ancora"

di Lorenzo Di Benedetto

Massimiliano Allegri, tecnico della Juventus, ha parlato a Sky Sport durante l'evento Together, a Black & White Show, una festa per i 100 anni di presidenza della famiglia Agnelli. Queste le sue parole: "Questa è una serata meravigliosa ed emozionante. Nel pomeriggio ho incontrato chi ha fatto la storia della Juventus, come per esempio Marcello Lippi. Una giornata meravigliosa".

Ha anche abbracciato Lippi, cosa vi siete detti?
"Con Marcello ho un rapporto di lunga data, per me è sempre stato un punto di riferimento, come Trapattoni, due vincenti. Queste sono sempre giornate bellissime ed emozionanti. Ho rivisto i miei ex giocatori, che mi hanno aiutato a vincere. Poi penso a Gianluca Pessotto, con cui lavoro tutti i giorni e ha fatto 300 partite con la Juventus".

C'è un giocatore che le sarebbe piaciuto allenare, presente stasera?
"Parlavo con Platini, era un mio punto di riferimento,. Poi c'è Zidane. Sono eprò contento dio aver potutot allenare quei campioni che mi hanno dato più gioie che dolori".

Quanto è orgoglioso di aver fatto un pezzo di storia della Juventus?
"Sono contento di far parte della famiglia Juventus. Non sapevo fino a ieri quanti derby avevo vinto. Ho tanta voglia di dare e voglio cercare di vincere, cosa che non è facile".

Sente la responsabilità di vincere altri trofei?
"Quando si lavora alla Juventus, ed è il bello, si deve vivere sotto pressione, con grande responsabilità, per vincere. In questi club la pressione ti stimola a fare bene".


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