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All'inferno e ritorno: Jorginho verso una maglia in azzurro, dopo la fascia con l'Arsenal

di Andrea Losapio

La cosa più curiosa di Newcastle-Arsenal è stata la consegna della fascia da capitano dei Gunners. Perché a indossarla, per la prima volta in campionato, è stato Jorginho. Arrivato solamente a gennaio scorso, finito quasi nel dimenticatoio dopo essere stato il capitano del Chelsea per la prima parte di annata, l'italobrasiliano è passato dall'essere un possibile candidato del Pallone d'Oro nel 2021 a perfetto sconosciuto nel 2022-23. Il doppio rigore sbagliato con la Svizzera come possibile sliding doors di una carriera che fino all'ottobre di due anni fa sembrava in rampa di lancio, per diventare uno dei migliori del mondo. Ed è finito anche fuori dai radar della nazionale azzurra, stritolato dai "nuovi" arrivi.

Ora invece è tornato a essere il titolare nell'Arsenal. Ha giocato con il Manchester City da titolare nel big match - vinto 1-0 - di inizio ottobre, poi 68 minuti contro il Chelsea e 90 minuti con il Siviglia. Arteta lo ha di fatto rigenerato, anche se nell'ultima gara contro il Newcastle è arrivata la prima sconfitta in Premier League. In ogni caso Spalletti lo sta seguendo per un ritorno in Nazionale.

Arteta lo ha consacrato nei giorni scorsi. "Jorginho è un giocatore incredibile, un leader nato. E' un centrocampista intelligente che ha la capacità di migliorare la squadra".


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