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Al Napoli non ne va bene una con Osimhen. Nemmeno per coincidenza

di Andrea Losapio

Quando un anno è destinato ad andare male, lo si vede dalle piccole cose. Certo, Rudi Garcia, non avere sostituito Kim, la guerra con Zielinski, l'arrivo di Lindstrom. Tutte situazioni che hanno contribuito a creare una stagione disastrosa per il Napoli. Però l'ago della bilancia è quasi sempre uno, cioè il giocatore più importante della rosa. Victor Osimhen è stato protagonista dell'ennesimo assurdo qui pro quo della sua stagione: la sua coincidenza per arrivare a Napoli Capodichino, da Lagos, è saltata a causa di un ritardo dell'aereo che arrivava dalla Nigeria. Tradotto: niente arrivo in mattinata, niente allenamento oggi, salta la partita con il Genoa.

Ieri il caso era rientrato, dopo un confronto fra la società e Osimhen le parti avevano concordato un rientro di giovedì mattino, invece che di venerdì come inizialmente paventato. Invece il destino cinico e baro ha voluto diversamente, per l'ennesima partita saltata dal centravanti: senza di lui il Napoli ha giocato 10 partite, facendo "solo" 15 punti, perdendone tre e pareggiandone altrettante. Insomma, un ruolino che fa ben capire quanto serva alla squadra di Mazzarri. Poi, certo, c'è la Champions in cantiere con la sfida al Barcellona. Arriverà più riposato, dovrebbe essere un bene.

Rimane l'ennesimo problema di una stagione tutt'altro che buona. Prima il caso social - con Osimhen paragonato a un cocco - le risposte dell'agente che paventava una causa, la scomparsa delle immagini di Osimhen con la maglia del Napoli sui propri profili. Poi il rinnovo annuale a mettere una pietra sopra, con la concessione di andare a presenziare il Pallone d'Oro africano, quella di partire in anticipo per la Coppa d'Africa, l'intervista in cui si mette sul mercato a fine stagione. E poi questa ultima disavventura. Saranno piccole cose, ma addizionandole incominciano a diventare un grande problema.


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