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20 anni dopo la rimonta al Bayern. Solskjaer cerca il nuovo miracolo

di Simone Bernabei

20 anni dopo, Ole Gunnar Solskjaer torna al Campo Nou. Tempi, scenari e contesti diversissimi fra loro, ma con in comune la presenza dell'ex attaccante norvegese oggi tecnico dei Red Devils.

Man United-Bayern Monaco, 26 maggio 1999, Camp Nou di Barcellona - Entrambe le squadre arrivano alla sfida con la possibilità di vincere il Triplete. L'ultima finale del Millennio vede i bavaresi passare in vantaggio dopo una manciata di minuti con la punizione di Mario Basler, bravo a beffare Schmeichel. Un risultato, lo 0-1, che non cambierà più per tutto il primo tempo e per buona parte del secondo, nonostante gli sforzi degli inglesi e il doppio palo tedesco con Scholl e Jancker. Poi, fra il 67' e l'81', sir Alex Ferguson tira fuori due conigli dal cilindro e in campo entrano prima Teddy Sheringham, poi Ole Gunnar Solskjaer. E proprio Sheringham, al 91esimo, regala l'inatteso pareggio ai Red Devils sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Poi, al 93esimo e ancora da calcio d'angolo, ecco che si materializza l'impensabile: Beckham calcia, il solito Sheringham spizza di testa e Solskjaer ribadisce in rete da pochi passi. Delirio e festa da una parte, sgomento e rabbia dall'altra.

Stessa coppa, stesso posto, ruolo diverso - Questa sera, a quasi 20 anni da quella partita che resterà per sempre nella storia, Ole Gunnar Solskjaer torna al Camp Nou per provare a ripetere il miracolo. Perché il suo United parte da una oggettiva posizione di svantaggio, avendo perso l'andata a Old Trafford 0-1. Ma proprio quella gara di 20 anni fa, così come la recente eliminazione del PSG partendo da posizione di svantaggio, regalano speranza. E probabilmente, negli spogliatoi dell'impianto catalano, il norvegese farà appello anche e soprattutto a questi precedenti per aumentare la carica emotiva dei suoi.


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