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Vocalelli alla Gazzetta: "Le Nazionali, gli infortuni e il calendario frullatore"

di Paolo Lora Lamia

Nel suo consueto fondo su La Gazzetta dello Sport, il giornalista Alessandro Vocalelli ha parlato del calendario denso di partite che, per l'ennesima volta, ha prodotto degli infortunati durante la sosta per le Nazionali: "Tutto questo rientra davvero in un concetto di “normalità”? E’ normale che si debba star qui a fare la conta degli infortunati e comunque programmare una serie di appuntamenti così ravvicinati da far temere davvero per la salute di chi è costretto ad affrontare simili tour de force? Già, perché una volta rientrati in Italia non è che le aspettative siano migliori. Pensate che le squadre impegnate in Europa affronteranno 6 partite nei prossimi 20 giorni. Una in pratica ogni tre".

Prosegue: "Certo è che a metà ottobre è già lunghissima la lista degli infortunati. Da Vlahovic e Chiesa a Alex Sandro e Danilo, da Loftus-Cheek a Immobile, da Anguissa a Osimhen, da Dybala a Pellegrini, da Buongiorno a Strootman, da Colombo a Banda, da Koopmeiners ad Arnautovic, la lista è talmente lunga che ci vorrebbero cento righe per citare tutti".

In chiusura: "Un campionato, insomma, in cui i medici contano quanto e forse più degli allenatori. Un problema, però, che si affaccia ciclicamente - a volte, come in questo caso, con un’incidenza straordinaria - ma non sembra interessare abbastanza. E quelli, all’interno del calcio, che ne parlano, vengono subito zittiti. «E’ il prezzo da pagare ai vostri ingaggi». Eppure - come dice quel famoso slogan - ci sono cose che non si possono, o non si potrebbero, comprare".


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Lunedì 07 Ottobre 2024