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Roma, De Rossi vero special one. Dal gioco al gruppo, ora la Roma incanta davvero

di Mattia Verdorale

La Roma è un treno ad alta velocità che salta tutte le stazioni intermedie, si legge su La Gazzetta dello Sport che esalta il lavoro di Daniele De Rossi da quando si è seduto sulla panchina giallorossa. Il vero Special One romanista, il vero genio della sfida col Brighton dell’alter ego De Zerbi, capace com’è di viaggiare in A con la media da scudetto di 2,6 punti a partita e in Europa con un analogo trend di 2,6 gol a gara: numeri ormai superiori per importanza al suo illustre predecessore in panchina, José Mourinho (1,5 punti e 1,7 reti).

De Rossi si è preso ormai la copertina puntando sul gioco e su una Roma versatile e coraggiosa, che gioca con 4-3-3 di base, ma che cambia spesso anche in partita: con il 4-2-3-1, il 3-5-2, il 5-4-1, il 4-1-4-1 o il 3-4-2-1. Una conferma del calcio moderno di DDR, che impiega 5 giocatori in ogni situazione offensiva con una regolarità, un fraseggio e continue verticalizzazioni che non appartenevano alla squadra di Mou.


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