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Lucescu al CorSport: "Il calcio ucraino non si deve fermare. Spero di fare un'amichevole a Roma"

di Luca Chiarini

"Nella mia carriera prima da giocatore e poi da allenatore me ne sono successe di tutti i colori, ma di un’esperienza simile avrei fatto volentieri a meno perché è la più terribile di tutte". Direttamente da Bucarest, dove ha radunato la Dinamo Kiev dopo i bombardamenti russi, parla così Mircea Lucescu: "C’è bisogno che il calcio non si fermi in Ucraina, che porti in giro il messaggio di un popolo che non si piega". In mezzo alle amichevoli che la sua squadra disputerà nelle prossime settimane, l'ex tecnico di Inter e Brescia si augura di poter fare tappa anche in Italia: "Mourinho? Spero di parlarci e di organizzare un match a Roma. Giocare nelle grandi città è fondamentale per calamitare l’attenzione delle nazioni in cui andiamo. Ho ottenuto la disponibilità pure del Psg, che ci inviterà a Parigi magari dopo aver vinto matematicamente la Ligue 1, del Barcellona e di Guardiola che, quando sarà terminata la Premier, ci aspetta".


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