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Italiano a La Stampa: "Terzo posto? Ci vuole umiltà. Il Viola Park ci porta punti"

di Paolo Lora Lamia

Il tecnico della Fiorentina Vincenzo Italiano ha rilasciato una lunga intervista a La Stampa, in cui ha parlato - tra le altre cose - proprio della sua esperienza in viola.

Che cosa significa allenare a Firenze?
"Qualcosa di diverso. Sai a che cosa vai incontro se scegli Firenze: hanno avuto Baggio, Batistuta, la curva canta un coro per lo scudetto del 1956. La maglia viola qui è una ragione di vita. Oggi siamo terzi e ci godiamo il risultato, ma ci vuole molta umiltà. Questo è il mio trentesimo anno nel calcio, sono uscito di casa che ne avevo 15 e sa che cosa le dico?".

Che cosa?
"Che mi rilasso solo quando metto i piedi sotto la sabbia al mare".

Con Commisso è difficile staccare la spina. Quante volte vi sentite alla settimana?
"Quando è in Italia ci vediamo tutti i giorni. Prima di parlare con lei abbiamo pranzato insieme. Ci ha messo a disposizione una meraviglia come il Viola Park, sono certo che allenarci qui vale qualche punto in più".

Incomprensioni con Commisso?
"Quando gli ho detto di aver dato alla squadra tre giorni di riposo mi ha guardato strano, gli sembrava una follia. Gli ho spiegato che il riposo fa parte del lavoro e forse l’ho convinto. Forse".


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