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Garlando sulla Gazzetta: “Questo Milan è più maturo. Al bel mondo di Juric manca un Gallo”

di Niccolò Santi

Luigi Garlando, tra le prime firme de La Gazzetta dello Sport e in generale del calcio italiano, ha scritto un fondo sulla partita di ieri tra rossoneri e granata: “Il primo Milan di Pioli aveva iniziato il suo Rinascimento grazie alla spensieratezza dei suoi giovani, al carisma trascinante di Ibra, all’allegria del gioco. Quest’ultimo Milan, che ha preso il comando del campionato, anche se solo virtualmente, è qualcosa di diverso e ha una forza in più: la maturità di gestione. […] Un’altra spia della nuova maturità: il primo Milan di Pioli aveva bisogno di correre e giocare bene per vincere; era un aquilone che saliva in cielo solo se trascinato a grande velocità. L’ultimo Milan vince anche senza vento, anche senza incantare. […] Il Milan ha imparato a essere più forte delle difficoltà, della stanchezza e delle assenze. Compresa quella del portiere. Per la prima volta dall’aprile 2017, Tatarusanu ha tenuto la porta imbattuta in un match di Serie A. […] Al Torino sono mancate tre cose. L’attenzione al momento decisivo, il Gallo Belotti e la rifinitura che non è all’altezza della spinta in fascia”.


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