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Dionisi al CorSport: "Nel mondo ideale non vorrei il mercato. Sosta mondiale? C'è da conviverci"

di Micol Malaguti

Alessio Dionisi, tecnico del Sassuolo, ha parlato alle colonne del Corriere dello Sport riflettendo sulle difficoltà e le incognite che una stagione come la prossima può portare con se. "Sarà una prima volta per tutti - ha sottolineato l'allenatore in riferimento alla lunga sosta per il Mondiale -. Non so nemmeno se sarà l’ultima perché il calcio si adegua ai cambiamenti, si evolve. Magari il Mondiale a dicembre ci insegnerà qualcosa di nuovo. Rappresenta un'incognita, ma sarà sicuramente stimolante". Dal punto di vista fisico le squadre dovranno affrontare ben 52 giorni di stop durante i quali sarà necessario predisporre un'ulteriore fase di preparazione, come spiega il tecnico: "Bisognerà pensare anche a una seconda preparazione invernale, a un mini ritiro da organizzare in funzione della squadra a disposizione e dei nazionali che ogni squadra riuscirà a trattenere. Il Mondiale non è come il periodo della sosta per le nazionali. Dura un mese, ci vanno solo le squadre qualificate e non tutte come per le qualificazioni'". Infine una riflessione sul mercato che resterà aperto più a lungo: "Non è una bella cosa. Non aiuta a portare equilibrio nella squadra, a concentrarsi durante la settimana perché nel frattempo le chiacchierare prima e dopo le partite vanno avanti a discapito della concentrazione. Bisognerà conviverci. Di certo il mercato non facilita il lavoro di gruppo. In un mondo ideale non lo vorrei" conclude Dionisi.
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