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De Laurentiis si svena, ma Kvara dice no al rinnovo: l'ombra del PSG e il futuro del georgiano

di Yvonne Alessandro

Napoli, tutto per Khvicha Kvaratskhelia. Il giorno successivo alla spedizione in Germania del presidente De Laurentiis è stata la prova nero su bianco della nuova era in casa dei partenopei, da quando coach Antonio Conte e il diesse Manna vi hanno messo piede. Fronte unito per affrontare e risolvere i problemi ereditati dalla gestione della tremenda stagione post scudetto, ossia la permanenza in dubbio dell'asso georgiano.

Per convincere il classe 2001 a rimanere dunque il numero uno del Napoli ha messo sul piatto un rinnovo fino al 2029, si legge su Il Corriere dello Sport, con proposta d’ingaggio a scalare, con eventuale inserimento di una clausola rescissoria, come richiesto dall’entourage del giocatore. In questo modo lo stipendio di Kvara partirebbe da più o meno da 5 milioni compresi i bonus, balzando gradualmente negli anni anche oltre i 7 milioni.

De Laurentiis sta davvero facendo carte false per convincere il fuoriclasse di Tbilisi a non lasciare il club, con un sacrificio notevolissimo tra parametri societari e l’assenza di introiti derivanti dalla Champions League da qualsiasi altra competizione europea. E la risposta del giocatore? Come riportato dal quotidiano romano, Kvara e il suo agente Mamuka Jugeli hanno ascoltato e gradito la mossa di De Laurentiis, ma il giocatore ha rifiutato e ha chiesto tempo per riflettere. Anche perché l'offerta da sogno del PSG, da 11 milioni a stagione, non è mai svanita dalla mente del georgiano di 23 anni. Precisazione doverosa è che se il rinnovo non arrivasse, alla fine Kvaratskhelia resterà comunque a giocare nel Napoli allo stipendio attuale (1,8 milioni). Voce rifondazione, parola di Antonio Conte.


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