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Casini sull'emendamento Mulè: "Necessario: avere organi federali dove la A non ha peso è irragionevole"

di Niccolò Righi

Intervistato dal Corriere della Sera, il presidente della Serie A Lorenzo Casini ha parlato dell’emendamento Mulè, che porterebbe la Lega ad una maggiore autonomia dalla Figc: “ sarebbe riconosciuto un giusto ruolo al settore professionistico, con benefici per tutto il movimento di base, come la valorizzazione dei giovani e la tutela dei territori. Siamo lieti dell’attenzione che hanno deciso di dare a questo tema”.

Perché questa esigenza?
“La serie A oltre a contribuire allo Stato con 1 miliardo di euro anno in carico fiscale, per saper legge a tutto il movimento il 50% dei propri introiti dà diritti audiovisivi: ossia 130 milioni di euro, di cui 13 direttamente alla federazione. La mutualità è un bene, sia chiaro, ma avere organi federali dove la serie A non ha alcun peso è irragionevole”.

Si rischierebbero contenziosi con UEFA e FIFA?
“No perché l’emendamento chiarisce che le leghe sono riconosciute a fini sportivi dalla federazione e non prevede una loro uscita dal sistema federale o dall’ordinamento sportivo internazionale. Tutte le squadre hanno deciso per due volte all’unanimità di andare in questa direzione”.

Teme ingerenze da parte della federazione?
“È una misura per il bene del sistema federale. Servono ora interventi mediati che migliorino il funzionamento dell’istituzioni sportive”


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