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A. Giudice sul Corriere dello Sport: "Juve, il moralismo adesso non è morale"

di Alessandro Tedeschi

"Il moralismo adesso non è morale", titola Alessandro Giudice nel suo consueto spazio sul Corriere dello Sport. Si parla di Juventus: "Prendete una vicenda di grande clamore mediatico in un ecosistema che, da sempre, offre terreno fertile per sfogare passioni e rivalità. Metteteci la cassa di risonanza delle intercettazioni, sempre buona per titillare il gusto voyeristico di spiare dal buco della serratura le stanze dei personaggi famosi. Aggiungete la forza distruttiva dei social e la debolezza di un’informazione che da essi troppo spesso si fa trainare facendosi rimorchio, anziché guardiano, della libertà di espressione. Otterrete un materiale altamente esplosivo che la miccia del populismo fa detonare nel giustizialismo più distruttivo. Nella vicenda della Juventus si devono ancora accertare responsabilità penali ed eventuali trasgressioni alle norme di giustizia sportiva ma la tribuna dell’opinione pubblica si è già divisa tra innocentisti (quasi sempre tifosi) e colpevolisti (per lo più avversari). Da una parte si denunciano persecuzioni, dall’altra si invocano pene esemplari".


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