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Il Messico fa la partita, ma non sfonda contro l'Arabia Saudita: 0-0 all'intervallo

di Tommaso Maschio

È il Messico, costretto a vincere per sperare nell'accesso agli ottavi di finale, a fare la gara a Doha contro un'Arabia Saudita che si difende e solo raramente si fa vedere dalle parti di Ochoa senza però portare reali pericoli. Ma il gol non arriva da nessuna delle due parti in questi primi 45 minuti.

EQUILIBRIO E VIVACITÀ - La Tricolor parte con il piede sull’acceleratore e crea due occasioni importanti nei primi sette minuti, prima con Vega che sfugge alla difesa, ma si vede respingere il tiro da Al-Owais in uscita, poi è ancora il portiere a respingere un pallone insidioso di Gallardo anticipando gli avversari. La risposta dell’Arabia arriva poco dopo con Kanno che però calcia alto da posizione defilata dopo una bella ripartenza. Poco prima del quarto d’ora di gioco è ancora Kanno a far correre un brivido sulla schiena dei messicani con una punizione che finisce di poco sopra la traversa.

SALE IL MESSICO - La gara prosegue su buoni ritmi, con il Messico che si fa preferire in avanti grazie agli inserimenti di Pineda che per due volte, prima dal limite e poi di testa da pochi passi, si rende pericoloso senza però trovare la stoccata decisiva. La gara si fa spigolosa con il Messico che gioca molto rapido e costringe l’Arabia Saudita a commettere tanti falli tattici in mezzo al campo, con conseguenti gialli, per evitare ripartenze pericolose. L’uomo più pericoloso è Pineda che al 41’ va ancora vicino al gol del vantaggio con un diagonale sporcato in angolo dalla difesa araba. Solo nel finale l'Arabia si fa di nuovo vedere in avanti, ma senza grande concretezza.


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