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De Roon carica l'Olanda: "Il nostro obiettivo deve essere vincere il Mondiale"

di Alessio Del Lungo

Marten de Roon, centrocampista dell'Olanda e dell'Atalanta, ha rilasciato un'intervista a gazzetta.it dopo aver giocato la sua prima da titolare al Mondiale nella vittoria per 2-0 contro il Qatar: "Finalmente, sono contento perché sto bene. Se è cambiato qualcosa con me in campo nell’Olanda? Credo che giochiamo ancora più controllati. Lasciamo meno spazi all’avversario. Io penso che posso sempre aggiungere qualcosa alla squadra. Quella con la Costa Rica forse è stata meno importante delle altre partite, ma siamo soddisfatti per il risultato, era la cosa fondamentale per arrivare di sicuro primi nel girone".

Lei e Koopmeiners potete giocare insieme come con Gasperini?
"Sa, tutti sappiamo che Frenkie De Jong è fondamentale per noi. È uno dei giocatori più forti che c’è qui al Mondiale. E poi il mister guada sempre all’avversario che ha davanti, e decide di conseguenza. Se arriva la possibilità di giocare insieme, attorno a Frenkie, ancora meglio. Ma ci va bene anche alternarci, l’importante è il gruppo".

A centrocampo Van Gaal ha cambiato tre volte. Sta cercando l'assetto giusto'
"Sì, certo. Ma, ripeto, cambia anche a seconda dell’avversario. Fa l'analisi e sceglie chi secondo lui è il migliore per quella partita".

Van Gaal continua a dire che potete vincere il Mondiale.
"Deve essere il nostro obiettivo, per forza. Sono completamente d’accordo con lui. L’ottavo di finale non difficile? Bugie, al Mondiale sono tutte sfide difficilissime. Gli Stati Uniti poi sono cresciuti tantissimo tatticamente. E corrono come matti. Detto questo, siamo tutti convinti di poter arrivare in fondo. Devi esserlo per riuscirci davvero".

In Olanda però non sono contenti di come giocate. È vero?
"(Sorride, ndr). Certo, certo. Noi giochiamo molto lucidi, senza fare troppo spettacolo, perché alla fine è il risultato che conta. Secondo me i tornei come questo non sono mai di grande livello tecnico, perché arrivi qui e hai un settimana di preparazione per trovare l’intesa. Con il club invece hai sei- sette mesi per plasmare il gioco, le affinità. È molto meglio".

La mentalità degli olandesi è cambiata?
"Sì, un po’ sì. Il calcio totale, certo…Ma non siamo più negli anni Settanta-Ottanta. Pian piano siam cambiati. Abbiamo imparato a essere più concreti".

A volte l'Olanda giocava bene e perdeva le finali.
"Già, forse è meglio giocare male e vincere tutto".

Gakpo è in grande forma.
"È in gran forma, stava già giocando bene in Olanda. In estate c’erano tante voci che sarebbe andato in una grande (lo United, ndr.). Alla fine è rimasto, forse anche per avere più chance in nazionale. Secondo me ha fatto un’ottima scelta. Farà un grande torneo e poi per il Psv sarà molto difficile tenerlo".

Xavi Simons lo vedremo prima o poi?
"Lui sta facendo molto bene, si allena con grande costanza. È molto giovane, è solo un 2003. Credo che Van Gaal quando sarà il momento gusto lo farà entrare e lui potrà fare la differenza".


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