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Juan Manuel Vargas, El Loco che grigliava al Parco delle Cascine. Una volta nel mirino Real Madrid

di Andrea Losapio

Alla fine della propria carriera Juan Manuel Vargas aveva ammesso quello che è stato l'errore capitale che non gli ha permesso di entrare nell'Olimpo della Serie A. "Sono stato poco professionale a volte, lo so". Il talento era sconfinato, così come le sgroppate e la capacità di calciare, ma anche la voglia di fare festa che lo ha accompagnato nel corso della propria traiettoria. Era "El Torpedo" in patria, mentre "El Loco" a Firenze, perché autore di ore piccole e bottiglie volanti, grigliate al Parco delle Cascine con i suoi connazionali, ma anche gol straordinari.

La prima esperienza in Italia però è al Catania di Lo Monaco, direttore sportivo sempre attento a ciò che accadeva in Argentina. Vargas viene acquistato dal Colon di Santa Fè, finendo nella colonia argentina di stanza in Sicilia. Nel suo secondo anno al Catania segna cinque gol in trentasei presenze, da terzino, attirando su di sé anche le attenzioni di club di primissima fascia, come Bayern Monaco e Chelsea. Prandelli punta su di lui, a venticinque anni, quando Pantaleo Corvino si presenta con dodici milioni di euro per gli etnei.

Anche qui le prime due stagioni sono ottime. Per l'ennesima volta arrivano sirene da club importantissimi, come il Real Madrid. La distanza fra domanda e offerta è decisamente impossibile da colmare: 40 milioni chiede Corvino, l'offerta potrebbe arrivare intorno ai 13 più bonus. Niente da fare. La vita loca però ha una fine a gennaio del 2011: il suo Porsche Cayenne si ribalta nelle strade che portano a Piazzale Michelangelo, a Firenze. Alla guida, secondo le rilevazioni effettuate, c'è il cugino ubriaco - che non ha la patente - che procura anche un serio incidente all'altra auto di passaggio. Poi Genoa, Betis e Universitario, quando i sogni di grandezza Real erano già andati. Oggi Juan Manuel Vargas compie 41 anni.


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