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Leonardo Loria, un'estate a scuola da Buffon e Szczesny

di La Giovane Italia

La nuova Juventus di Maurizio Sarri ha iniziato a sudare nel quartier generale della Continassa, nella prima fase di un ritiro estivo che oltre ai campioni della prima squadra bianconera vedrà impegnati anche tredici ragazzi della formazione Under 23, pronta a disputare il secondo campionato della sua giovane storia. Tra i giocatori aggregati c’è anche Leonardo Loria, portiere classe ’99 che, dopo un’annata da protagonista con la Primavera, è pronto a vivere un’estate da studente in un master destinato a proiettarlo verso il calcio dei grandi.

Crescita graduale - Nato in Sicilia, a Erice, Loria ha ereditato dal padre la vocazione per il ruolo da portiere. Cresciuto nel vivaio della Reggina, a sedici anni Leonardo si è trasferito a Torino rispondendo alla chiamata del club bianconero, nel cui vivaio si è messo in evidenza rendendosi protagonista di una crescita graduale e costante, che lo ha portato a vivere le prime esperienze con la prima squadra già nel 2017-18. Nell’ultima annata, cominciata sfidando Cristiano Ronaldo nella tradizionale amichevole in famiglia di Villar Perosa, Loria si è imposto come uno degli uomini chiave della Primavera, totalizzando ventinove presenze tra campionato e Youth League e portando al braccio la fascia da capitano. Una scelta, quella di rimanere in bianconero da fuori quota, che ha pagato i dividendi sperati, lanciandolo verso l’esordio nel calcio professionistico (arrivato il 13 aprile nel 2-2 casalingo contro l’Olbia, in un match che lo ha visto autore di ottimi interventi) e nel giro della Nazionale Under 20. In azzurro è stato il terzo portiere della spedizione al Mondiale in Polonia, chiusa al quarto posto. Un’altra esperienza da mettere nel bagaglio, in vista di una stagione nella quale il gigante di Erice sarà chiamato al definitivo salto al piano superiore.

L’università della porta - Di Loria colpisce subito la mole imponente, dall’alto di un metro e novantacinque di altezza che, per un portiere, costituisce già di per sé un’ottima base di partenza. Nonostante una massa non indifferente, il giovane numero uno possiede capacità coordinative degne di nota, arricchite da un’esplosività che gli consente di andare a coprire anche gli angoli più remoti dello specchio della porta. Reattività e istinto lo rendono efficace anche sulle conclusioni da distanza ravvicinata, mentre il grande senso della posizione gli permette di poter rinunciare in più di un’occasione all’intervento scenografico, facendolo trovare spesso e volentieri nella posizione ideale per neutralizzare i tentativi avversari. Per completarsi e imporsi nel calcio dei grandi Loria dovrà perfezionare il fondamentale delle uscite, tanto in quelle alte che in quelle basse, per poter sfruttare anche in questi frangenti tutti i centimetri dei quali dispone. Ma da questo punto di vista i dubbi sono pochi, alla luce della grande cultura del lavoro che Leonardo mette in mostra in ogni allenamento, con una cura del dettaglio che gli ha permesso di affinare anche la gestione del pallone coi piedi, nella quale adesso si disimpegna con ottima disinvoltura. Il ritiro estivo con la prima squadra rappresenta un’ulteriore occasione di crescita per il portiere siciliano. Una leggenda del calibro di Buffon e un portiere al top della carriera come Szczesny saranno due “docenti” d’eccellenza, dai quali poter imparare quei trucchi del mestiere fondamentali per riuscire a emergere in un ruolo delicato, che non ammette incertezze o balbettii. Un’estate all’università della porta, alla quale Loria ha tutta l’intenzione di volersi laureare a pieni voti.


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