.

Sarri dà le percentuali di successo per la sua Lazio. E con l'Inter può giocare Immobile

di Tommaso Bonan

Cresce l'attesa per la seconda semifinale di Supercoppa Italiana fra Inter e Lazio, gara in programma questa sera alle ore 20 italiane a Riyad, in Arabia Saudita. Una sfida che vedrà Simone Inzaghi e Maurizio Sarri poter contare su quasi tutti gli effettivi a disposizione, alla luce dei recenti rientri dagli infortuni in entrambe le compagini. In palio c'è la finale contro il Napoli, uscito vincente dalla prima sfida contro la Fiorentina.

Come arriva la Lazio
Arrivano aggiornamenti positivi per quanto riguarda la condizioni di Nicolò Rovella. Il centrocampista della Lazio, protagonista assieme alla squadra di Maurizio Sarri nella spedizione a Riyad che mette in palio la Supercoppa Italiana, nella mattinata di ieri era stato costretto ad interrompere l'allenamento dopo un problema accusato durante il torello. Un campanello d'allarme comunque rientrato: niente di preoccupante, infatti, col giocatore che stasera dovrebbe essere a disposizione giocandosi il posto con Cataldi. Per il resto, Patric in vantaggio su Gila per fare coppia con Romagnoli in difesa davanti a Provedel. Ballottaggio Lazzari/Pellegrini: Marusic giocherà a sinistra o destra a seconda del vincitore. Vecino e Guendouzi completano il centrocampo. Immobile favorito dal 1' rispetto a Isaksen, con Felipe Anderson nuovamente largo nel tridente con Zaccagni.

Le parole di mister Maurizio Sarri in conferenza stampa:

Sente la pressione della doppia sfida, anche legata alla novità regolamentare sui rigori?
"Se bastasse allenarli i rigori, sarebbe facile. Oggi magari ne segniamo venti su venti, davanti alla gente i risultati sono diversi. Lo faremo, ma credo poco. Io ho espresso le mie idee sulla competizione, non sul fatto che dobbiamo venire qui motivati o meno: noi siamo motivati, abbiamo la partita più difficile, contro una delle squadre più forti d'Europa. Le possibilità sono attorno al 25/30 per cento, dovremo giocare in maniera ambiziosa".

Firmerebbe per i rigori?
"Nella mia vita non ho firmato neanche una cambiale".

Gli infortunati?
"Zaccagni ha dolore al piede, cerchiamo di recuperarlo ma prima o poi si dovrà fermare. Castellanos ieri si è allenato bene, ma è difficile possa essere della partita dall'inizio, è stato un rientro graduale. La situazione è questa, ieri era fermo anche Patric, ma speriamo di recuperare; era fermo anche Cataldi, per un problemino influenzale".

Ha distinto tra trofei che servono alle società e ai giocatori. Quanto le darebbe soddisfazione personale vincere un trofeo?
"Tutti i trofei danno soddisfazione, per il club, per il gruppo, per lo staff. Ho detto che c'è una distinzione netta tra problemi che risolvono i problemi della società e altri".

Cosa si deve migliorare rispetto all'ultima con l'Inter? E sui rigori che consigli si può chiedere a Immobile?
"Magari ne fanno tirare cinque a lui... Per il resto non dobbiamo fare cazzate, gli errori fanno parte della partita, la caratura dell'Inter ti fa fare meno errori di quelli che facciamo noi".

È felice di questa Lazio?
"Noi allenatori vorremmo sempre qualcosa in più, a livello di risultati. Se si parla di soddisfazioni, alleno un grande club".

C'è De Siervo in sala, fate pace?
"Io non devo litigare, se faccio delle critiche lo faccio per aiutare il calcio italiano, non per fare polemiche sterile. Quando una persona dice quello che pensa, se in buona fede, ti aiuta".

Come ha reagito Isaksen al cambio di domenica?
"Io vorrei parlare della partita, come volete che abbia reagito? Le reazioni mi lasciano completamente indifferente, tanto se lo fanno male dici che hanno mancato di rispetto; se reagiscono bene dici che non gliene importa un cazzo. Lasciamoli fare, però è stato molto contenuto da buon nordico".

A che punto vede il calcio saudita?
"L'arrivo di nomi importanti scatena interesse, come parte tecnica è da vedere. Questi giocatori possono aiutare, ma in passato ci sono stati casi di grandi nomi che non hanno fatto esplodere una lega, penso agli Stati Uniti di qualche anno fa. Io auguro ai sauditi che questo movimento evolva".

Luis Alberto con l'Inter spesso non è partito dall'inizio, è un caso o una scelta tattica?
"Io direi che è un caso, ma se poi 4 volte su 5 sono arrivato alla stessa conclusione qualche motivo ci sarà. Non è che a inizio campionato faccio la lista. A getto direi che è casuale, poi se mi fate notare che l'ho fatto 4 volte su 5 ci sarà un motivo".


Altre notizie