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La Juve ferita reagisce e si aggrappa ai suoi grandi. Ma non è padrona del proprio destino

di Ivan Cardia

Reagire al pesante KO contro il Milan. Era questo l’imperativo categorico della Juventus di Andrea Pirlo. Sembrava farsi complicato, contro il Sassuolo, mentre Berardi s’avviava sul dischetto. Ci ha pensato Gianluigi Buffon, in quella che probabilmente rimarrà alla storia come la sua ultima partita in Serie A con la maglia bianconera, a suonare la carica. È aggrappandosi ai suoi grandi campioni, dal portiere alla coppia Ronaldo-Dybala (100 gol in bianconero nella stessa gara per entrambi, qui le pagelel), che la Vecchia Signora batte il Sassuolo 3-1. Una vittoria pratica e cinica, come sempre quando la Juve ha saputo fare la Juve. Una vittoria anche tardiva, perché nei rimpianti di Pirlo a fine partita c’è l’evidenza di quel che riserva il destino: Madama è quinta e non dipende più da lei, anche se dovesse conquistare sei punti nelle due partite.


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