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Inter, il derby si avvicina: patto nello spogliatoio. Antonello: "Deluso da lungaggini su San Siro"

di Ivan Cardia

Prima o poi, lunedì 22 aprile arriverà. È la data segnata in rosso sui calendari di tutta Milano, a San Siro si sfideranno Milan e Inter: il successo dei nerazzurri aprirebbe le porte allo scudetto della seconda stella e ai festeggiamenti che la tifoseria prepara in città.

Patto nello spogliatoio. È un derby, quello di Milano, diverso da tutti gli altri. Perché in città vige il rispetto, tra le curve un piatto di non violenza con una lunga durata. E anche all'interno dello spogliatoio Inter, ispirato da una dirigenza che sotto questo specifico aspetto sposa il low profile, la scelta è chiara. No alle provocazioni, no a qualsiasi tentativo di incendiare una sfida che pirotecnica dovrà esserla solo sul campo.

Le parole di Alessandro Antonello. Di un tema centrale sul futuro nerazzurro ha parlato l'amministratore delegato. Che segue da tempo i "lavori" legati al nuovo stadio, che sia il Meazza o a Rozzano: "È una lunga discussione, sia noi che il Milan abbiamo vissuto questi cinque anni per l’autorizzazione e un po’ di delusione c’è e c’è stata, ancora non vediamo l’esito finale ecco - ha spiegato Antonello - siamo organizzati con piani alternativi che stiamo portando avanti. I mondo del calcio italiano c’è come performance, avremo ancora una semifinalista in Europa League e forse in Conference, questi risultati sono incoraggianti. Il sistema calcio italiano soffre ancora di parecchi problemi che devono essere risolti, ho in mente le infrastrutture. Serve una solidità di base".


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