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Il Verona evita il ko, ma il sollievo è un paradosso. Juric non risparmia critiche al club

di Luca Chiarini

Un conto aperto con la sfortuna. Reso più salato da una mancanza di malizia acuita dalla giovanissima età media della squadra.
Il Verona domina a lungo il Torino, crea tutti i presupposti per gonfiare la rete, senza però trovare la sintesi necessaria nei momenti clou. Il risultato è un uno a uno stringato che dà adito a un sollievo (per come s'era messa) che è un paradosso bell'e buono, alla luce della produzione offensiva completamente sproporzionata rispetto ai frutti raccolti.
Juric, che nel dopo-gara ha ribadito il proprio orgoglio per il piccolo capolavoro del proprio biennio, non ha diradato i dubbi sulla puntualissima domanda sul suo futuro: "Se sarò l'allenatore del Verona anche l'anno prossimo? Non lo so". Una situazione che rischia di incrinarsi... per un difetto di comunicazione: "Il fatto che la società non parli con me, nonostante siamo già salvi da tanto tempo - ha aggiunto il croato -, è un brutto segnale. Una mancanza di rispetto".


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