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Il ritorno di Zhang, 5 mesi dopo. L'Inter e un futuro rimandato a dopo l'Europa League

di Simone Bernabei

Dopo 5 mesi di assenza, il presidente dell'Inter Steven Zhang è tornato a Milano. La pandemia da Coronavirus aveva fin qui impedito al numero uno nerazzurro di rientrare nel capoluogo meneghino ma ora, con l'allentamento delle restrizioni, Zhang ha fatto le valigie ed è sbarcato nelle scorse ore. E i motivi di interesse legati alla sua presenza ovviamente non mancano.

Testa all'Europa League - Nel quartier generale nerazzurro, Zhang ha fatto il punto della situazione con Marotta e tutti gli altri dirigenti dopo gli ultimi, turbolenti, mesi. Ma il focus di tutti è rivolto alla prossima sfida contro lo Shakthar Donetsk e la possibile finale di Europa League. Per l'Inter, dopo il secondo posto in campionato, vincere la seconda competizione europea vorrebbe dire molto. Oltre che dar lustro alla stagione, permetterebbe ai nerazzurri di affrontare il sorteggio Champions dalla prima fascia e non dalla terza o quarta come imporrebbe il ranking UEFA. Fra i temi di discussione, poi, anche la questione relativa al nuovo stadio.

Cosa fare con Conte? Lo sfogo del tecnico nerazzurro non è stato cancellato, anzi. E per Zhang nei prossimi giorni ci sarà tempo e modo anche per parlare di questo. Domenica intanto il presidente dell'Inter volerà in Germania, a Dusseldorf, per incontrare la squadra e starle vicino in vista del rush finale della campagna europea. Poi, una volta terminato il tutto, si spera con un trofeo in bacheca, spazio al futuro. Della panchina prima e del mercato poi, come logica conseguenza. Perché inevitabilmente tutto dipenderà dalla presenza o meno di Conte in panchina anche il prossimo anno.


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