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Difesa d'acciaio, Gudmundsson mezzala: il Genoa e Gilardino escono imbattuti dal Franchi

di Dimitri Conti

Il Genoa è una macchina da trasferte e al Franchi i rossoblù danno un’altra riprova della loro solidità difensiva. Finisce 1-1 sul campo della Fiorentina anche senza alcuni uomini chiave (Malinovskyi e Vitinha entrambi indisponibili), a segno quell’Albert Gudmundsson che è valso una serie di no a gennaio - proprio ai viola che stavolta ha punito - e che stavolta è riuscito a fare persino la mezzala del 3-5-2.

La prestazione collettiva dei rossoblù, più che quella dei singoli (tra i quali spicca comunque senza discussioni il tuttocampista islandese) è stata la chiave di volta e può essere il motivo di maggior soddisfazione per Gilardino e per un popolo rossoblù che ha seguito la squadra con quasi 2000 presenti in una partita di lunedì pomeriggio, senza che ci siano chissà quali traguardi da tagliare per il Grifone. Tanti i giocatori sopra la sufficienza, sotto il solo Martin autore di un errore sul gol ma di una buona prova guardando al resto.

Nel post-partita Gilardino, ex e chiacchierato come possibile sostituto di Italiano proprio a Firenze, non può che essere soddisfatto: "Diamo atto che ci danno già per salvi da un paio di settimane e la squadra sta rispondendo alla grandissima. Pareggiare qua a Firenze non è mai semplice: vuol dire che c'è un DNA importante e un lavoro. Merito dei ragazzi, sono soddisfatto soprattutto del primo tempo, su alcune palle gol potevamo fare meglio. Poi contro questa Fiorentina che porta una mole di giocatori in area abbiamo saputo soffrire e sacrificarci, consapevoli delle difficoltà".


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