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Bartomeu chiama, Arthur risponde: il prossimo colpo della Juve è sempre un caso a Barcellona

di Giacomo Iacobellis

Il caso Arthur è tutt'altro che chiuso. Dopo aver puntato i piedi e deciso di restare in Brasile senza presentarsi a Barcellona per il finale di stagione, il promesso sposo della Juventus ha scatenato inevitabilmente la rabbia e il disappunto della società blaugrana. "Avevamo un accordo: Arthur avrebbe dovuto giocare con il Barcellona fino al termine delle competizioni ufficiali del 2019-2020, ma non si è presentato alla ripresa dei lavori. Questo è un comportamento inaccettabile, quindi abbiamo deciso di aprire un procedimento nei suoi confronti", ha tuonato il presidente Josep Maria Bartomeu nell'intervista concessa a Sport.

Il brasiliano, come raccontatovi da TMW nei giorni scorsi, ha chiesto al Barça la risoluzione anticipata del contratto e, nonostante la causa legale in arrivo, non ha alcuna intenzione di tornare sui suoi passi. Ma c'è di più. Nella medesima intervista al quotidiano catalano, il numero uno blaugrana ha descritto infatti l'ex Gremio come principale artefice del suo trasferimento in bianconero. "Non riuscivamo a rinnovargli il contratto alle cifre che chiedeva. Arthur ha ricevuto un'offerta migliore dalla Juventus e, visto che non era possibile per noi pareggiarla, il calciatore ha deciso di andarsene di sua iniziativa: così è nata l'operazione di mercato coi bianconeri". Dichiarazioni che non hanno fatto certo piacere ad Arthur, che attraverso il suo entourage ha prontamente ribadito di essere stato scaricato dal club e autorizzato, di conseguenza, a trattare il suo addio con destinazione Torino. Un botta e risposta a distanza, quello tra il giocatore e il Barcellona, che difficilmente potrà risolversi con una stretta di mano.


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