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A Cagliari si è già esaurito l'effetto Semplici. Salvezza sempre più complicata, ma non è finita

di Luca Chiarini

È durato il tempo di un batter d'ali l'effetto Semplici sul Cagliari, che contro il Verona ha incassato la terza sconfitta consecutiva in campionato. L'obiettivo salvezza non è compromesso: a nove giornate dal termine sono due le lunghezze di distacco dal Torino, che gode però di tutt'altro umore dopo il pari prestigioso nel derby della Mole. Senza contare che, rispetto ai granata, i sardi hanno anche una gara in più all'attivo.
Alla Sardegna Arena si è ripetuto un copione ricorrente in una stagione sin qui maledetta, che rischia di precipitare verso l'epilogo più amaro: la squadra è apparsa inquieta, spaventata da una classifica sempre più allarmante.
A dispetto di uno stato dell'arte che angoscia, però, Semplici ha il dovere di guardare il bicchiere mezzo pieno. Anche perché, a questo punto della stagione, non c'è tempo per l'autocommiserazione. E il Cagliari, assicura il tecnico, ha ancora tra le mani il proprio destino.


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