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Di Dio (Il Giornale): "Adesso Spalletti deve dare un'identità precisa a questa Italia"

di Raimondo De Magistris
Fonte: Dal nostro inviato a Iserlohn, Germania

Marcello Di Dio (Il Giornale), come giudichi il cammino della Nazionale nel girone?
"Alla fine credo sia andata come era pronosticabile, secondo posto nel girone e Spagna sicuramente più forte, prima e dominatrice assoluta di questo gruppo. Però non ci è andata male finendo alle spalle delle Furie Rosse, ci regala un'avversario come la Svizzera e un cammino più agevole".

Da chi ti aspettavi di più e chi invece ti ha convinto?
"Mi è piaciuto Donnarumma, mi è piaciuta la coppia di centrali Bastoni-Calafiori e l'assenza di quest'ultimo dalla prossima partita sarà importante perché ora si aprirà il gioco di chi dovrà sostituirlo. Sicuramente mi aspettavo di più da Scamacca, anche se credo che nelle partite a eliminazione diretta possa diventare una risorsa. Forse la sorpresa migliore è stato lo Zaccagni inserito all'ultimo momento contro la Croazia: ha trovato il guizzo giusto a dimostrazione del fatto che le risorse dalla panchina ci sono".

Qual è il tuo giudizio sull'operato di Luciano Spalletti?
"Non è riuscito ancora a dare una identità precisa a questa squadra: ha fatto diverse prove, si dimostra allenatore bravo anche nel far cambiare pelle alla sua squadra, ma ora l'obiettivo per poter andare il più avanti possibile è dare una identità a questa squadra e poi proseguire sempre sulla stessa strada".


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