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Angeloni (Il Messaggero): "Giusto che il CT scenda a patti, Spalletti lo sta capendo"

di Raimondo De Magistris
Fonte: Dal nostro inviato a Iserlohn, Germania

Alessandro Angeloni (Il Messaggero), come giudichi il cammino della Nazionale nel girone?
"Dal punto di vista del risultato positivo: l'Italia era la seconda favorita del girone ed è arrivata seconda, sotto questo aspetto il lavoro di Spalletti è stato buono. Sul gioco espresso c'è stata un po' di confusione tra la prima e l'ultima partita, l'Italia mostra ancora dei dubbi sull'assetto tattico. Credo questa sia una condizione pericolosa ma su cui si può lavorare, si può mettere apposto arrivando a una soluzione definitiva che può essere questo 3-5-2 o questo 3-4-2-1 che vedremo probabilmente contro la Svizzera".

Da chi ti aspettavi di più e chi invece ti ha convinto?
"Mi ha convinto Calafiori che da ultimo arrivato s'è imposto con personalità. E' stato casualmente decisivo in negativo contro la Spagna, ma poi è stato decisivo in positivo contro la Croazia con quell'azione straripante, centrale, conclusa con l'assist per Zaccagni. Mi ha deluso un giocatore che è stato protagonista nella prima partita: Nicolò Barella. Da lui mi aspetto molto di più, è partito molto bene dopo l'infortunio, si pensava vista la gara contro l'Albania fosse già in ottima condizione e invece è stato un po' in calo nelle successive due partite. Se Barella gira come deve girare credo che vedremo un'altra Italia".

Qual è il tuo giudizio sull'operato di Luciano Spalletti?
"Spalletti lo conosciamo, ama lavorare a stretto contatto con i giocatori e la Nazionale non prevede questo tipo di condizione di lavoro. Si sta adattando, probabilmente dopo la sfuriata dell'altra sera si è reso conto che per fare il ct bisogna ragionare in maniera diversa: va bene imporre le proprie idee, ma è altrettanto importante saper mediare e capire che certe volte è meglio schierare una formazione più comoda per i giocatori che per l'allenatore. Il fatto di scendere a patti non è assolutamente una cosa negativa, ma un allenatore come lui lo sta scoprendo adesso da commissario tecnico. E chissà che non sia stato quello con la Croazia un punto di partenza".


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