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Koke sta con Morata: "Inaccettabili le minacce alla famiglia. Quando l'ho saputo l'ho abbracciato"

di Luca Chiarini

Anche Koke, intervenuto oggi in conferenza stampa insieme a Luis Enrique, ha preso posizione in merito alle gravi minacce denunciate pochi giorni fa da Alvaro Morata: "Siamo esposti ad ogni forma di critiche e le accettiamo, ma non accettiamo minacce ai bambini e ai familiari questo no. Siamo tutti responsabili di quello che facciamo o diciamo. Non riesco a capacitarmi del fatto che accadano queste cose, perché possono causare grandi danni. Il giocatore può riuscire a sopportarlo, ma la famiglia e i bambini... può essere denunciabile. Ad Alvaro voglio molto bene: più che un compagno, è un amico. La prima cosa che ho fatto quando l'ho saputo è stata abbracciarlo e dargli forza. Sarebbe certamente stato meglio se gliel'avesse dato la sua famiglia, ma siccome non era possibile, l'ho fatto io".

Il centrocampista dell'Atletico si è poi soffermato su Busquets, tornato a disposizione di Luis Enrique dopo essere guarito dal Covid, e Ivan Perisic, positivo dell'ultim'ora nella Croazia che domani sfiderà le Furie Rosse: "È meraviglioso giocare accanto a Sergio. Mantiene sempre un livello molto alto ed è il nostro capitano. Per noi è fondamentale, era ovvio che il c.t. lo aspettasse. Quello di Perisic è un forfait importante, ma la Croazia ha grandi giocatori: chi lo sostituirà farà certamente bene".


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