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CR7 "snobba" la Coca Cola. Ma la UEFA minimizza, non ci saranno conseguenze disciplinari

di Tommaso Bonan

Lunedì, aprendo la conferenza stampa di vigilia di Ungheria-Portogallo, Cristiano Ronaldo ha spostato le due bottiglie di Coca Cola davanti a lui con aria… disturbata. Poi ha improvvisato un elogio dell’acqua alzando come un trofeo una bottiglietta di naturale non gassata. I social hanno rilanciato e il mondo si è chiesto: Ronaldo può creare un danno del genere a un marchio storico, sponsor dei Mondiali dal 1974 e degli Europei dal 1988?

No procedimenti - Le reazioni di Uefa e Coca Cola - sottolinea La Gazzetta dello Sport - dicono molto. La Coca Cola Company si è limitata ad abbozzare, in base al principio che ognuno è libero di scegliere. Quanto alla perdita in Borsa di cui si è scritto tra lunedì e martedì, il calo c’è stato ma non è andato oltre l’1,6%. L’Uefa invece ha spiegato che «ai giocatori, all’arrivo per le conferenze, vengono offerte acqua, Coca Cola e Coca Cola senza zucchero». E ancora: «Tutti sono liberi di avere le loro preferenze in materia di bevande. La Coca Cola offre una varietà di bevande per soddisfare diversi gusti e necessità, che sono offerte ai giocatori durante il torneo. Non saranno aperti procedimenti disciplinari». Insomma: comprendere oppure, a leggere con occhio cinico, minimizzare.


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