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Collovati: "Difficile trovare difetti all'Italia. Ma attenzione a giocare così alti e aggressivi"

di Tommaso Maschio

“Trovare difetti a questa Italia è davvero difficile. Gioca un bel calcio con l’entusiasmo e con la consapevolezza di essere forte”. Esordisce così Fulvio Collovati, difensore campione del Mondo nel 1982, dalle colonne della Gazzetta dello Sport: “Mancini è un tecnico che studia calcio. Ripensiamo a tanti anni fa, quando imperava il tiqui-taka di Guardiola e la sua manovra gestita da un centrocampo con Iniesta e Xavi: oggi lo stesso Guardiola ha cambiato e propone un calcio in velocità, con due esterni che attaccano in verticale, tipo Sterling e Mahrez, e una punta di movimento. In fondo è quello che sta facendo Mancini con il nostro attacco, sorretto da un centrocampo molto aggressivo e di manovra. - conclude Collovati – Belgio e Francia hanno più talento individuale, mentre noi abbiamo un grande collettivo e se riusciamo a restare umili fino alla fine… L’unico dubbio, lo dico da difensore, è che restando sempre così alti e aggressivi c’è il rischio che un giorno potremmo avere problemi negli uno contro uno con attaccanti che non sono quelli della Svizzera o della Turchia”.


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