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Sei volti nuovi su nove panchine. Come cambiano gli obiettivi delle big? Conte deve far rinascere il Napoli, Fonseca ha l'esame più duro. E Thiago Motta mette il mirino al 2026

di Lorenzo Di Benedetto

La Serie A cambia volto, soprattutto pensando alle panchine. Dopo una stagione con gioie e dolori, come l'Inter campione d'Italia da una parte e il Napoli decimo dopo aver vinto lo scudetto dall'altra, è stato tempo di tirare le somme e pianificare il futuro che verrà. Tra le otto squadre che parteciperanno alle prossime coppe europee, cinque in Champions, due in Europa League e una in Conference, ben cinque club hanno cambiato allenatore e in vista della Serie A 2024/2025 come cambieranno gli obiettivi delle big italiane? Impossibile non includere anche il Napoli, che è riuscito a convincere Antonio Conte a sedere sulla panchina azzurra, mentre per tutte le altre, nonostante il mercato non sia ancora ufficialmente cominciato e manchino ancora due mesi all'inizio del campionato, è già tempo di tracciare la strada verso gli obiettivi da raggiungere, con i nuovi allenatori. Proviamo adesso ad andare con ordine.

Simone Inzaghi all'Inter.
La seconda stella su petto, sopra il tricolore che verrà cucito sulle maglie nerazzurre della prossima stagione, non potrà che far partire l'Inter ancora una volta favorita. Il cambio non è stato in panchina ma è stato ancora più grande, visto che la società ha cambiato proprietà, passando da Suning a Oaktree. Marotta è il nuovo presidente, Ausilio e Baccin faranno il mercato senza spendere cifre folli, ma in ogni caso Inzaghi avrà il compito di vincere il ventunesimo scudetto, senza dimenticare la Champions League, dove i nerazzurri proveranno ad arrivare in finale dopo la sconfitta di due edizioni fa contro il Manchester City a Istanbul.

A Fonseca il compito più duro.
Il Milan ha scelto Paulo Fonseca come erede di Stefano Pioli e il tecnico portoghese, con un passato alla Roma, avrà il compito più arduo. Complicato fare meglio del suo predecessore in campionato, visto il secondo posto nel campionato appena concluso. Più semplice farlo in Europa, con l'eliminazione prima degli ottavi di finale che potrà essere migliorata, ma senza dimenticare la semifinale del 2023. Ma l'aspetto più importante sarà la piazza: ce la farà Fonseca a far tornare il sorriso e la voce al popolo rossonero? Il rumore del silenzio è stato un boccone troppo amaro.

Thiago Motta punta al 2026.
Dopo la stagione fantastica al Bologna, Thiago Motta è approdato alla Juventus. Allegri ha lasciato con una Coppa Italia in più in bacheca e la qualificazione alla Champions League e la società non chiederà di più, almeno per il primo anno, all'ex centrocampista. L'obiettivo scudetto è però solo rimandato: nel 2026 la sua Juventus dovrà competere, ma non basterà. Dovrà vincere il tricolore.

Riecco Antonio Conte.
Certamente più facile il compito di Antonio Conte al Napoli. Difficile, praticamente impossibile, fare peggio di quest'anno. Con il tricolore sul petto gli azzurri hanno chiuso al decimo posto, fuori dalle coppe. Un vantaggio avere la settimana libera, ma anche una responsabilità più grande. Il mercato sarà fondamentale per capire le ambizioni azzurre, con Osimhen che partirà e Di Lorenzo che ha rotto con De Laurentiis. Poche chiacchiere comunque: l'obiettivo, se non sarà lo scudetto, sarà quello di arrivare tra le prime tre.

Le romane.
Da una parte Daniele De Rossi, chiamato alla conferma dopo l'ottimo inizio alla Roma, dall'altra Marco Baroni che dopo il miracolo all'Hellas Verona (la salvezza dopo il fuggi fuggi a gennaio) ha l'occasione della carriera alla Lazio. L'obiettivo, per entrambi i club, sarà la qualificazione in Champions League. Il cammino europeo sarà comunque altrettanto importante. Per il prestigio e non solo.

Gasperini la solita mina vagante.
E poi c'è Gian Piero Gasperini. E poi c'è l'Atalanta. Se il campionato appena concluso fosse durato un altro mese forse anche l'Inter avrebbe avuto un po' di paura. La Dea ha vinto l'Europa League sconfiggendo gli imbattibili del Bayer Leverkusen, ha fatto sapere al mondo intero di essere ufficialmente diventata una big del calcio europeo. Lo scudetto può diventare realtà? Chissà, ma la cosa certa è che non ci sono limiti per il Gasp.

Italiano-Palladino: passato, presente e futuro.
Infine Bologna e Fiorentina. I felsinei giocheranno la Champions, con l'ex allenatore dei viola, Vincenzo Italiano. Che sa benissimo come arrivare in fondo alle competizioni, viste le tre finali raggiunte negli ultimi due anni, ma che dall'altra parte dovrà togliersi l'etichetta del perdente, viste le altrettanti sconfitte tra Coppa Italia, una, e Conference League, due. Fare meglio di Thiago Motta sarà complicatissimo, ma Italiano ha raccolto la sfida. Discorso simile per Raffaele Palladino, che ha preso il suo posto alla Fiorentina: la società dovrà aiutarlo, il mercato dovrà essere importante. I viola hanno bisogno di una rivoluzione, e anche per l'ex Monza sarà un esame importante.


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