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Juve: l’Italia di Kean e la lotta con Raiola. Inter: la scelta di Skriniar, la trattativa per Tonali e l'ultimo ostacolo per Barella. Milan: i danni (esagerati) della sosta. Roma: c'è un allenatore in pole. E tanti saluti ai perbenisti

di Fabrizio Biasin

Eccoci qui a parlare di calcio. Prima però facciamo i complimenti a Dorothea Wierer, fresca campionessa del mondo di biathlon, perché altrimenti sui social ti dicono "parli solo di calcio eh? E gli sport minori? Vergognati". È importante sottolineare che facciamo i complimenti a Dorothea Wierer non in quanto bella figliuola, ma solo perché è straordinaria atleta, altrimenti "fai i complimenti solo perché è bella figliuola eh? Del biathlon non te ne frega niente eh? Ammettilo e vergognati!". E allora facciamo i complimenti al biathlon e a tutti quelli che invece di giocare a calcio sparano nella furesta in mezzo alla neve e, ovvio, alla signorina Wierer che è bravissima e non pratica una disciplina minore, giammai, al limite "diversamente maggiore" e, sia chiaro, lei non è "bella", al limite "meno brutta" di altri esseri umani. E fin qui siamo a posto.
Ma ora c'è la pratica "calcio femminile". Nel fine settimana le ragazze della Juve hanno ipotecato lo scudetto, come del resto hanno fatto i loro "fratelli bianconeri" e lo hanno fatto davanti a 39mila spettatori. Se sommiamo anche la promozione dell'Inter in serie A (17 vittorie filate) domenica è certamente arrivato un gran segnale per tutto il movimento. Poi oh, ci permettiamo di dire che il calcio dei maschietti è un'altra cosa e il movimento femminile per assestarsi avrebbe bisogno di grande appoggio da parte di tutti, non solo di Sky, altrimenti rischia sul lungo periodo di tornare a far fatica. "Cosa hai detto? Il calcio dei maschi interessa di più ed è più bello solo perché sono maschi? Sessista! Vergognati!". E qui non so come uscirne perché oggigiorno se parli di faccende uomo/donna è un attimo che ti diano tutti dello stronzo maschilista e allora meglio evitare e dire "viva tutto il calcio, anche quello a 5. E viva il biathlon, tutti noi dovremmo iniziare a sparare nella furesta per dare un segnale di solidarietà verso questa disciplina, magari organizzando anche un bel torneo di calcio femminile sulla neve". E fin qui siamo a posto.
Ma ora c'è la pratica "Kean e la Nazionale azzurra". E qui son cazzi. Perché se dici "quanto è forte Kean!" ti accusano di alimentare una qualche forma di antisalvinismo e se invece non lo dici sei un razzista dimmerda. "E Barella? Non dici niente di Barella? Ce l'hai con i sardi? Eh? E comunque sei sempre a parlare di calcio maschile, ma Kean ha fatto un solo gol, mentre Carolina Morace oltre cento!". E allora è un attimo che ti danno del razzista, oppure antisalviniano, e comunque maschilista e "abbiamo controllato, non hai mai sparato nella furesta e quindi non supporti gli sport minori. Vergognati".
E allora il segreto per campare al giorno d'oggi è dire "viva tutti, belli e brutti, maschi e femmine, calciatori e biathleti, l'importante è partecipare, forza Toto Cutugno, ma solidarietà anche al popolo ucraino". E niente, tocca essere onesti: con questa storia che bisogna pesare ogni singola parola per non urtare la sensibilità di nessuno siamo diventati ancor più stronzi e falsi e finto-coraggiosi di quanto lo fossimo prima. Prendete la storia del telecronista misogino: c'è la corsa a dire a cotanto fessacchiotto "brutto e cattivo!" perché se non lo dici, se non prendi le distanze, se non lo scrivi, se non lo posti, allora magari qualcuno pensa che in fondo in fondo la pensi come lui e son dolori. E fa tristezza pensare che fino a qualche tempo fa, semplicemente, nessuno avrebbe saputo dell'esistenza di questo signore e in ogni caso ci avrebbe pensato la natura a condannarlo a un oceano di indifferenza e silenzio, che poi è quello che manca più di tutto, al giorno d'oggi, a tutti noi: il coraggio di non esprimere un'opinione, soprattutto se non richiesta. Parliamoci chiaro: con questa storia dei social ci siamo tutti un filo rincoglioniti. Diciamone un'altra: nessuno di noi è stato nella furesta con la neve ed il fucile, non raccontiamoci cazzate, su.

Ultime cose inutili, tanto siamo in regime di sosta e son tutte balle, o quasi (c'è della gente che crede veramente che il mercato sia curiosamente esploso nell'ultima settimana e non si domanda "ma non sarà che tocca riempire gli spazi e quindi vale tutto come al Fight Club?").
Comunque, prendetele con le pinze ma 1) Alcune voci vogliono Gasperini sulla panchina della Roma la prossima stagione, là potrebbe ritrovare pure Kessié. 2) Altre voci dicono che tra Inglese e Atalanta sia cosa fatta, mentre Zapatone sarebbe destinato alla Premier. 3) Giulini fa il galletto per Barella ("già rifiutati 50 milioni"), del resto non è mica fesso, ma un accordo sulla parola con l'Inter già c'è e bisogna solo capire se qualcuno (Chelsea) sparerà o potrà sparare cifre esagerate. 4) Anche Tonali e l'Inter si fanno le fusa, la concorrenza è ampia ma son fusa di livello. 5) Inter su Lavezzi. 6) La 5 non è vera ma non mi fiderei molto anche delle precedenti 4. 7) L'Italia ha giocato una buona partita con la Finlandia, ma ce la stiamo tirando come neanche la Marini. 8) Raiola ha più culo che canotte: Kean pazienta in panchina per mesi e mesi, arriva il momento del rinnovo, segna prima contro l'Udinese e poi con la Finlandia. Adesso Minuzzo romperà un po' le scatole alla Juve, dirà che Kean vale come un Modigliani è robe così. Del resto lo stanno già facendo tutti i media nazionali, isole comprese (oh, il ragazzo promette benissimo, ma gli stessi che ora dicono "è meglio di Drogba" alla prima partita storta diranno "sarà mica un Balotelli...". Lo diranno, conosco i miei polli). 9) Tutti vogliono Skriniar: il Barça, il City, persino Raiola. Beh, dovranno attendere. Come cambia il mondo in meno di due anni: quando è arrivato a Milano molti ridevano sotto ai baffi... 10) Gattuso è tornato "bravino ma...", Suso incapace, Kessié da "vendere subito": la sosta fa malissimo. 11) W il biathlon.


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