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Vigilucci, il jolly viola che sa fare bene tutto: dal terzino all'attaccante

di Tommaso Maschio

Nelle formazioni iniziali del match dell’Allianz Arena era data come partner d’attacco di Ilaria Mauro e Tatiana Bonetti, ma dopo pochi secondi dal fischio d’inizio si capiva immediatamente che quel ruolo non corrispondeva certo alla posizione che Valery Vigilucci occupava in campo. Da vero jolly della formazione di Cincotta la classe ‘97 inizialmente partiva da terzino destro per permettere a Guagni di giocare più avanzata per sfruttare la sua corsa e la propensione all’attacco senza doversi troppo frenare per dare un occhio a Bonansea. Terzino capace anche di accentrarsi in alcune fasi della gara, quando anche Philtjens si alzava andando a formare una linea a cinque in mezzo al campo, al fianco di Tortelli e Agard. Non una novità certo perché la Fiorentina Women’s ci ha insegnato nel corso della stagione a essere camaleontica e cambiare più moduli senza intaccare le sostituzioni.

Una mossa azzeccata, tanto che le stesse calciatrici juventine si sono dette sorprese dallo schieramento viola, che ha messo in luce la giovane tuttofare che nel corso della gara – così come della stagione - ha agito anche da centrocampista aggiunta e da ala. Un valore aggiunto per Cincotta, visto l’ottimo rendimento in ogni zona del campo, e anche – in chiave futura – per la Nazionale azzurra visto che anche la ct Bertolini non è legata a un modulo ben definito e ama cambiare in corso d’opera a seconda delle esigenze richieste dalla gara. Magari non sarà a questi Mondiali, ma in futuro una calciatrice duttile e attenta come Vigilucci potrebbe senza dubbio far parte della prossima generazione azzurra.


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