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Spagna Femminile, out le 15 ribelli. Il ct Vilda: "Indossare questa maglia è un privilegio"

di Tommaso Maschio

Il ct della Spagna Femminile Jorge Vilda ha diramato le convocazioni per le sfide amichevoli contro Svezia e Stati Uniti e ha usato il pugno pesante sulle quindici calciatrici che avevano mosso accuse nei suoi confronti e chiesto le dimissioni. Un braccio di ferro che aveva visto la Federcalcio iberica prendere le difesa del ct. Vilda ha così rispettato il volere delle calciatrici, che avevano minacciato il boicottaggio, non convocandole per le due sfide e chiamando al loro posto ben sei esordienti assolute: Enith Salón, Ana Tejada, Nuria Rábano, María Méndez, Ane Azkona e Salma Paralluelo. Fra le assenti ci sono però anche le capitane Irene Paredes e Jenni Hermoso che non si erano schierate al fianco delle 15 compagne.

“Mi aspetto il massimo dalle calciatrici che sono state convocate e non sono fra le 15, indossare la maglia della Spagna deve essere il più grande orgoglio che c’è, un privilegio e così sarà per sempre”, ha spiegato il ct Vilda in conferenza stampa allontanando l’ipotesi dimissioni: “In nessun momento per quello che abbiamo creato in passato e stiamo facendo nel presente, per l’energia e la forza che ci metto ho pensato alle dimissioni. Ci siamo dati da fare per una squadra di cui tutti fossero orgogliosi. Abbiamo quattro sfide prima del Mondiale, che è il torneo a cui tutte le calciatrici possono aspirare. Per il resto il mio telefono è sempre accesso per ogni calciatrice che vorrà”.


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