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Orlandi: "Il calcio è la mia vita, ma non riuscivo più a conciliarlo col resto"

di Tommaso Maschio

Dopo 20 anni e oltre 200 partite in Serie A la centrocampista Giulia Orlandi sabato contro il Milan (vittoria in rimonta per 2-1 della Florentina San Gimignano) è scesa in campo per l’ultima volta. La calciatrice infatti ha deciso di lasciare il calcio giocato e ai microfoni del sito della Florentia, la squadra di cui è stata capitano nelle ultime annate, ha parlato della decisione presa: “Purtroppo, o per fortuna, il calcio si sta facendo sempre più importante, l’impegno sempre più grande e gestire questa situazione a livelli così alti, insieme a tutte le responsabilità lavorative diventa sempre più complicato. Bisogna sempre essere al 100% in entrambi gli ambiti e, seppur sia riuscita fino ad oggi a farlo, non riesco più a gestire al top questa situazione, ho bisogno di riprendere in mano la mia vita. Del calcio mi mancherà tutto. Il calcio è stato la mia vita e lo sarà sempre. Giocare mi ha fatto crescere come donna, mi ha insegnato a vivere, mi ha regalato gioie, delusioni, è stata una palestra di vita. Non so ancora quanto realmente mi mancherà giocare a calcio, non riesco ancora a rendermene conto e finché non proverò sulla mia pelle questa sensazione non saprò realmente quanto sarà la mancanza. La cosa che mi mancherà di più di questo mondo saranno le persone con cui ho diviso questi 20 anni di carriera, con cui ho vissuto momenti unici. - continua Orlandi – Di ricordi belli in questa mia carriera ce ne sono tantissimi, però il ricordo più bello è la vittoria del campionato a Firenze, con la maglia della Fiorentina, in un Artemio Franchi strapieno. La “Maratona” piena di persone che conoscevo, che mi sono state accanto sempre. Vincere quella partita davanti a quelle persone è stato incredibile. Per quanto riguarda la Florentina invece ne dico due. La prima volta che ho incontrato il presidente e l’accoglienza della città di San Gimignano all’esordio casalingo in questa stagione. Dedica? Dedico quest’ultima partita a me stessa e poi a tutti coloro che mi sono stati accanto in questi 20 anni”.


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