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Milan femminile, Jane: "I Mondiali e giocare a San Siro sono stati il coronamento di un sogno"

di Tommaso Maschio

La centrocampista del Milan Rafiloe Jane ha parlato ai microfoni di Milan Tv spiegando che aver potuto calcare il prato di San Siro è una delle emozioni indimenticabili della sua carriera: “Mi sento onorata di essere al Milan per la seconda stagione, tutto il gruppo lavora duramente e tutto lo staff tecnico sta facendo veramente tanto, e questo è importante per la squadra. Le ultime due gare non sono andate come volevamo, noi giochiamo per vincere e per rappresentare al meglio questi colori, e nonostante le sconfitte dobbiamo pensare in positivo, restare concentrate e pensare alle prossime partite. Nelle partite che abbiamo perso, soprattutto nel derby contro l’Inter dell’altro giorno, le cose non sono andate come speravamo, ma dobbiamo anche fare i complimenti alle nostre avversarie perché sono una buona squadra. Contro l’Empoli sarà difficile, sappiamo che sono una buona squadra. Contro di loro abbiamo l’opportunità di rialzarci e dobbiamo portare a casa un risultato positivo. Quando mi allenavo a Manchester ho capito che il mio sogno era quello di giocare a calcio e di diventare una calciatrice. Poi quando mi sono trasferita in Australia, ho firmato il mio promo contratto da professionista con il Canberra United, e li ho capito cosa significasse essere una professionista. - continua la sudafricana come riporta Milannews.it - Giocare a San Siro è sempre stato il mio sogno, uno stadio così importante, e nonostante il risultato negativo contro la Juventus, penso che abbiamo fatto una buona partita. Non dimentichiamo mai quel giorno nonostante la sconfitta. Giocare i Mondiali di calcio Femminile nel 2019 è stato il coronamento di un sogno, specialmente per la mia nazione che erano anni che non si qualificava. Ho vissuto sulla mia pelle le sfide che dobbiamo affrontare nella vita, e mi sono detta che sarei diventata una calciatrice per aiutare la mia comunità e aiutare i bambini a realizzare i loro sogni. Dopo il calcio? Vorrei aiutare la mia gente, i giovani talenti e cambiare in meglio la vita di alcune persone”.


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