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Dopo 18 anni Parisi lascia il calcio giocato: "Mi fermo, serena, felice e fiorentina"

di Tommaso Maschio

La stagione appena conclusa con la maglia della Fiorentina, club a cui si sente più legata e dove ha vinto titoli importanti, è stata la ultima da calciatrice per Alice Parisi. La centrocampista classe ‘90, che vanta 80 presenze e dieci reti con la maglia dell’Italia, ha infatti annunciato l’addio al calcio giocato dopo 18 anni. Nella sua lunga carriera Parisi ha vestito anche le maglie di Trento, Bardolino Verona, Tavagnacco e Sassuolo mettendo in bacheca: due Scudetti, quattro Coppa Italia, due Supercoppa Italiana, mentre con la maglia azzurra si è laureata campione d’Europa Under 19 nel 2008.

Questo il suo post di saluti affidato ai social: “18 anni non si possono raccontare o racchiudere in un post. Le parole non potrebbero bastare, non potrebbero far capire la forza, l’intensità e l’importanza di questo viaggio. Ho incontrato tantissime persone, ognuna diversa dall’altra, e ho imparato tanto da ognuna di loro. Ho viaggiato e visto milioni di posti, sentito l’odore dell’erba dei campi di ogni continente. Ho lasciato casa a 17 anni che ero una ragazzina spaventata e mi ritrovo oggi a 33 donna, orgogliosa di ciò che sono grazie a tutto quello che ho vissuto in questi anni a rincorrere sogni e palloni. Mi sento piena, mi sento grata per la carriera che ho avuto, nel bene e nel male, senza rimpianti, senza rimorsi. Sono caduta spesso, mi sono rialzata sempre, “diversa” ma ogni volta a testa alta, con il sorriso sincero di chi sapeva di avercela fatta. Perché lo sport fa così, ti porta in alto, ti da le gioie più grandi e in un istante ti toglie tutto, ti obbliga a ricostruire, a crescere e a diventare forte per superare le difficoltà, che sia stato un infortunio, una sconfitta o una scelta non condivisa. Il calcio mi ha insegnato ad emozionarmi, a gioire delle piccole cose, a ridere e sorridere tanto, e mi ha anche insegnato che spesso è importante riuscire a piangere perché serve anche quello e a volte ci vuole più coraggio a soffrire che ad essere felici. E alla fine il calcio mi ha regalato Firenze e il viola della Fiorentina e scelgo questa città e questi colori per chiudere questo viaggio meraviglioso perché una volta che indossi questa maglia risulta difficile immaginare di vestirne un’altra, quando ti entra dentro poi resta indelebile e non puoi più farne a meno. A Firenze ho vinto tanto e raggiunto i miei traguardi più importanti, sportivi e non, quindi mi fermo qui: serena, felice e fiorentina”.


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