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Dall'errore alla riscossa. Sara Gama è l'immagine dell'Italia odierna

di Tommaso Maschio

Minuto 22 del primo tempo: cross dalla destra per Kerr appostata in area, trattenuta ingenua di Sara Gama e rigore per l'Australia. Con giallo per il capitano azzurro. Un episodio che poteva segnare non solo l'andamento della gara, ma anche la prestazione della numero 3 azzurra perché non è mai facile reagire, sopratutto se si è all'esordio in Coppa del Mondo, a un errore simile. Ma Gama non è una calciatrice come le altre, ha esperienza (maturata anche all'estero con la maglia del PSG), grinta e carattere da vendere, del resto non si diventa capitano per grazia ricevuta. Dopo quella sbavatura, riconosciuta come grave anche dalla stessa calciatrice, Gama si è rimboccata le maniche e ha iniziato non solo a spronare le compagne, ma anche a marcare più efficacemente un'avversaria insidiosa come Sam Kerr, concedendole solo un'occasione vera e propria nel resto della gara.

È lei l'immagine perfetta dell'Italia vista oggi: in difficoltà prima, poi sempre più padrona del campo fino alla vittoria sorprendente quanto meritata. Nella ripresa chiude i varchi senza paura e, nonostante sia gravata di un giallo, non disdegna anche le entrate ruvide per far capire alle avversarie che la musica è cambiata e che l'Italia, nonostante 20 anni d'assenza, a questo mondiale non vuole certo sfigurare.


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