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Xhaka: "Il mio cuore era lontano all'Arsenal con Emery. Poi è arrivato Arteta..."

di Michele Pavese

Granit Xhaka, centrocampista dell'Arsenal, ha parlato dei difficili momenti vissuti con Unai Emery alla guida dei Gunners: "Sono una persona, provo emozioni, ci sono cose mi feriscono", ha detto a NZZ am Sonntag>. "Il gesto denigratorio nei confronti dei tifosi che ho fatto allora non lo farei mai oggi. Non mi allenai per due giorni, chiedendomi cosa fosse successo. Il mio cuore era già andato via dal club. Se sono ancora all'Arsenal è merito di Arteta. Per prima cosa voleva che spiegassi come mi sentivo e perché mi ero comportato in questo modo. Sono stato in grado di descrivergli le mie motivazioni e far uscire quello che avevo in mente. Questo è stato molto importante, mai nessuno me lo aveva chiesto".


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