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Xavi: "Non ho fretta, ma il Barça è un sogno. Giusto che abbiano confermato Koeman"

di Michele Pavese

Xavi è tornato a parlare e ha ancora una volta ribadito la sua volontà di allenare il Barcellona. Non nell'immediato, perché è felice della sua esperienza in Qatar: "Faccio l'allenatore da due anni e ho un ottimo rapporto con Laporta. Non ho potuto ancora parlare con lui ma so che hanno deciso di continuare con Koeman, gli auguro tutto il meglio. Qualunque cosa abbia deciso, sarà la migliore per il club. Io non ho avuto contatti con nessuno negli ultimi 3-4 mesi e non so quando passerà il treno. Non ho fretta, è un sogno e cerco di essere pronto per quanto arriverà l'offerta del Barça o di un altro club. Capisco chi dice che non sono preparato, ma lo sono. Koeman comunque ha tutto il diritto di continuare, non ha fatto male e non merita di essere messo in discussione. Anche Zidane e Guardiola sono stati criticati all'inizio. Io non alleno i ragazzini, alleno i professionisti. Ci sono un sacco di pregiudizi".

Tappa intermedia: "Non la escludo. Sto bene a Doha, è un campionato molto competitivo. Non voglio allenare il Barça B, voglio allenare ai livelli più alti. In Premier? Perché no, lì c'è ancora più rispetto per i professionisti".

Il futuro di Messi: "Credo che resterà, ma la decisione spetta a lui. Si è guadagnato il diritto di farlo, è il miglior giocatore della storia del club. Da tifoso spero che continui. Vorrei allenarlo? Chiunque vorrebbe avere questa possibilità. Sta bene fisicamente, è ancora il migliore, fa la differenza in un decimo di secondo. Sarebbe un privilegio enorme".

Europeo: "Non faccio il CT, ma Busquets è un elemento fondamentale per la Nazionale e lo aspetterei. La squadra è competitiva, Luis Enrique ha le idee molto chiare. Non è favorita, ma è tra le più pronte. Francia e Portogallo, oltre alla Germania sono favorite perché hanno vinto di recente".


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