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Uruguay, Suarez sul terzo posto: "Non c'era modo migliore di finire dopo quello che abbiamo sofferto"

di Yvonne Alessandro

Ha fatto emozionare migliaia di tifosi nel suo periodo d'oro al centro dell'attacco del Liverpool, così come lungo tutta la carriera ha rappresentato con fierezza e orgoglio il suo Uruguay. E in ultima battuta stanotte, nello spareggio per il terzo posto di Copa America contro il Canada, quando ha trovato il gol al fotofinish al 90'+2' per trascinare la resa dei conti ai rigori, poi trionfati. Si tratta di Luis Suárez, che a 37 anni compiuti potrebbe valutare seriamente l'idea di salutare la Celeste.

"Dopo il modo in cui abbiamo sofferto, la sconfitta dell'altro giorno (con la Colombia in semifinale, ndr) non c'era modo migliore di finire, con una vittoria oggi (stanotte, ndr), per arrivare terzi, e per prendere gli aspetti positivi e migliorare quelli negativi", ha detto il capocannoniere della Nazionale uruguaiana. Mentre sul suo futuro non si è scomposto: "Oggi la cosa importante è valorizzare lo sforzo di tutta la squadra, del gruppo, e oggi il caso di Suarez è a parte", ha detto l'attaccante dell'Inter Miami.

Occhi su di lui. Tuttavia, prima degli atti cerimoniali per la consegna delle medaglie di bronzo nel torneo intercontinentale, Suárez è stato visto parlare - informa SPORT - con i suoi compagni di squadra in modo intimo, a seguito di un applauso sentito a bordo campo e dopo essersi assicurato il pallone della partita. El Pistolero a margine della premiazione ha poi insistito sul fatto che "non è il momento di parlare di qualcosa di personale, se Suárez continuerà, se continuerà o meno". Una chiosa invece sull'emozione provata di fronte ai suoi figli: "Oggi è difficile, perché quando si invecchia si sentono le cose in modo diverso, si è più sensibili. Vederli (i suoi figli) l'altro giorno tristi per la tristezza di essere stati eliminati è stato molto doloroso", la chiosa.


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