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Troppe partite, anche Timber preoccupato: "È pericoloso. In Premier non c'è la pausa invernale"

di Yvonne Alessandro

Il tema del calendario affollato per la stragrande maggioranza dei club in Europa continua a tenere banco, mentre si propaga a macchia d'olio il dissenso di molti volti protagonisti del panorama calcio del Vecchio Continente. In ultima battuta il difensore dell'Arsenal Jurrien Timber, che ha attirato nella conferenza stampa di oggi alla vigilia del match in Champions League contro il PSG.

Il difensore olandese, che ha saltato quasi tutta la scorsa stagione con i Gunners per via di un infortunio al legamento crociato anteriore, si è ricollegato alle parole di Rodri (centrocampista Manchester City) in merito ai giocatori vicini allo sciopero a causa del calendario congestionato: "Totalmente d'accordo. È un argomento molto sentito negli spogliatoi, non solo al City e al Liverpool, ma anche nel nostro. Non ho giocato la scorsa stagione, quindi mi sto godendo la partita in questo momento - non sentirete lamentarmi - ma capisco perfettamente quello che dicono".

Mentre alla domanda se i giocatori siano più soggetti a infortuni gravi a causa del numero elevato di impegni ravvicinati: "Sicuramente. Onestamente penso che sia una cosa pericolosa. La scorsa settimana abbiamo giocato con il City e credo che loro abbiano giocato di nuovo due giorni dopo: è troppo". Poi il doveroso collegamento alla testimonianza di Mikel Arteta, che ha suggerito ai giocatori di far sentire la loro voce: "È un'ottima osservazione. I giocatori stanno parlando in questo momento e fanno sentire la loro voce. Non sembra che la situazione si stia riducendo al momento. Stiamo solo cercando di essere presenti ad ogni partita per dare il massimo, ma diventa difficile quando le partite continuano ad arrivare. Soprattutto in Inghilterra, senza la pausa invernale, è davvero difficile", la chiosa.


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