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Tokyo2020, Brasile ai quarti. D. Alves: "Vorrei la Spagna in finale. Io come un rocker"

di Michele Pavese

Dani Alves, capitano della squadra olimpica brasiliana, è intervenuto in zona mista dopo la vittoria contro l'Arabia Saudita. Per fortuna, almeno per il momento la Seleçao ha evitato l'ostacolo Spagna. Una partita che sarebbe stata molto particolare per l'ex terzino del Barcellona: "Conoscete la mia debolezza per la Spagna. Sarebbe bello trovarsi in finale, del resto sono metà brasiliano e metà spagnolo. Dopo il Brasile, per me viene la Spagna".

Cosa significano per te questi Giochi alla fine della tua carriera?
"Mi volete far ritirare (ride. ndr)? Sto scherzando, sto solo scherzando. Per me è la realizzazione di un sogno, qualsiasi atleta di alto livello vorrebbe essere qui, dove si incontrano i migliori di tutti gli sport. Poter rappresentare il mio Paese, la mia gente, con il calcio, è un grandissimo onore. Cercheremo di difendere con onore la medaglia ottenuta in Brasile".

Come fai a mantenere le motivazioni alla tua età, giocando anche con ragazzi più giovani?
"I vecchi rocker non muoiono mai, saranno sempre lì a combattere. Respiro e vivo questa professione, mi ha dato tutto nella vita. Il mio rispetto per questa professione è grande e voglio restituire sul campo tutto quello che posso, tutto quello che so e che ho imparato".


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