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TMW - Stipendi non pagati e impossibilità di lasciare il paese. Giocatori in ostaggio in Qatar

di Tommaso Maschio

La Federcalcio quatariota (QFA) ha fissato nella giornata di ieri le date di ripresa delle competizioni interrotte a causa dell'emergenza Coronavirus. Il campionato riprenderà il 24 luglio e finirà un mese dopo, il 26 agosto, con i giocatori e i membri dello staff che dal 7 giugno saranno sottoposto ai test medici e dal 10, in teoria, dovrebbero tornare in campo per gli allenamenti.

Secondo quanto raccolto dalla nostra redazione però la situazione nel paese della penisola arabica sarebbe più complicata. La Federazione ha infatti deciso di mandare in vacanza tutti i giocatori iniziando il conteggio da ieri, quando è stato pubblicato il comunicato sulla ripresa, senza però che questi possano lasciare il Qatar per raggiungere i propri paesi d'origine. A questo si aggiunge il fatto che da due mesi nessuno ha ricevuto il proprio stipendio a causa del braccio di ferro con i giocatori stranieri. La Federcalcio infatti vorrebbe imporre un taglio del 40% dei salari dei giocatori stranieri e finché questi non accetteranno ha deciso di stoppare tutti i pagamenti, compresi quelli dei calciatori locali. Una situazione che sta esasperando gli animi con i giocatori che si sentono in ostaggio e sotto ricatto dalle autorità calcistiche del paese arabo.


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