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Real e PSG rischiano di chiudere a zero titoli. Tra allenatori e giocatori, rivoluzione probabile

di Michele Pavese

I due grandi sconfitti dell'ultima settimana. Zinedine Zidane e Mauricio Pochettino, dopo aver abbandonato i sogni di gloria in Champions League, rischiano di restare a bocca asciutta anche in campionato. Il Real non ha sfruttato il mezzo passo falso dei cugini dell'Atletico e ha mancato l'aggancio (con sorpasso) in vetta alla classifica. Per i parigini, invece, aumenta il divario dalla capolista Lille, che ora è davvero a un passo da un trionfo inatteso e sorprendente, perché battere una corazzata non è mai facile e farlo in modo così meritato dà maggiore soddisfazione.

E così, Neymar e soci potrebbero clamorosamente chiudere la stagione con lo zero accanto alla casella dei titoli, un evento che non accade dal lontano 2011-12. L'ultima chiamata ci sarà mercoledì, quando andrà in scena la semifinale della Coupe de France contro il Montpellier (nell'altra il Monaco affronterà i dilettanti del Rumilly Vallières). La pressione è tanta, soprattutto per una squadra abituata a vincere e a fare incetta di trofei in patria. E chissà se un fallimento totale non possa portare scossoni sul mercato: Kylian Mbappé non sembra convinto di proseguire la sua avventura nella capitale e potrebbe cedere alle lusinghe proprio del Real Madrid, dove la posizione di Zidane è tutt'altro che salda, anche se Florentino Perez non ha ancora scelto l'eventuale sostituto. In lizza, dopo la firma di Julian Nagelsmann con il Bayern Monaco, ci sono Raul, allenatore del Castilla, Marcelo Gallardo e Massimiliano Allegri. Un intrigo che si intreccia anche al futuro della panchina bianconera.


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