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PSG, Luis Enrique: "Al Barcellona lavoro straordinario. Qui progetto più flessibile"

di Simone Lorini

Il tecnico del PSG Luis Enrique ha parlato in conferenza stampa alla vigilia dell'esordio in Champions contro il Girona: "Di quale esperienza abbiamo bisogno? Io ho esperienza in Champions League? Si può vincere anche senza esperienza. Non metto limiti ai miei giocatori: serve avere esperienza o giocare bene a calcio? Vedo giocatori esperti fare errori. Penso che sia importante valutare il presente. Questo fa parte del progetto della squadra definito la scorsa stagione. Bisogna aspettare la fine della stagione per trarre conclusioni, forse anche più stagioni. Quello che vedo fino ad ora mi piace. Ho preso la decisione giusta venendo al PSG".

Ti consideri uno dei grandi favoriti per la Champions League?
"Lottiamo in ogni partita. La difficoltà sarà massima. Il calendario non sarà una scusa".

La tua squadra gioca come piace a te?
"Gli allenatori sono egoisti. Se la squadra gioca bene, è merito dell'allenatore. Se perde, è colpa dei giocatori. Per valutare una squadra, bisogna aspettare qualche mese per vedere la sua evoluzione".

Il nuovo formato della Champions League, con un calendario sovraccarico, rappresenta un rischio per la salute?
"Il calendario con due o quattro partite in più è più impegnativo, ma dovremo aspettare per analizzare tutto ciò."

Marco Asensio ha la tua preferenza. Perché lo preferisci a Randal Kolo Muani?
"Mi piace che tutti i giocatori si impegnino e abbiano voglia di giocare. Quando vedo l'ultimo allenamento, potrei utilizzare tutti e sei gli attaccanti a mia disposizione. La versatilità è essenziale e tutti ce l'hanno. Posso contare su tutti loro. La stagione sarà lunga e i giocatori devono capire che potrebbero essere chiamati in causa in qualsiasi momento".

Hai la stessa influenza che avevi al Barcellona?
"Abbiamo sempre un'influenza nelle squadre in cui lavoriamo, in bene o in male. Al Barcellona, il mio lavoro è stato straordinario. Abbiamo creato un'unione in una squadra incredibile, ma quella squadra era già costruita. Qui, abbiamo cercato di creare qualcosa, le nostre stelle, cercando di convincere giovani giocatori sul nostro modo di giocare. Questo è un progetto più flessibile. Ho più influenza a Parigi, insieme al presidente e a Luis Campos, per creare questa struttura e sviluppare questo progetto. Sono molto motivato. Sono felice della fiducia del club e cerco di restituirla".

Come preparate la partita contro il Girona, un avversario poco conosciuto dai vostri giocatori?
"Prepariamo le partite in base a quello che vogliamo fare noi. Il Girona ci contenderà il possesso palla. Questa squadra può farlo. Lo prepariamo allo stesso modo delle partite di alto livello".


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