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Liverpool, marcia indietro: "Niente cassa integrazione, dipendenti saranno pagati in altri modi"

di Simone Bernabei

Il Liverpool fa marcia indietro. Nelle scorse ore il club aveva annunciato il ricorso alle misure previste dal governo britannico per mettere in cassa integrazione i “dipendenti non giocanti”, con l’80% del loro stipendio che sarebbe andato a carico dello stato. Una decisione molto controversa (il Tottenham ha intrapreso la stessa strada, il Manchester City invece continuerà a pagare i propri dipendenti autonomamente) che aveva fatto andare su tutte le furie i tifosi.
In serata, come detto, la marcia indietro annunciata dall’amministratore delegato Peter Moore: “La scorsa settimana siamo arrivati ad una conclusione sbagliata e ci dispiace per questo. Troveremo mezzi alternativi per pagare il personale durante il periodo in cui non ci saranno partite”.


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