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Il nordcoreano An e la A: "Mi affascina. Da Ronaldo a Vlahovic cerco di imparare dai migliori"

di Tommaso Maschio

“La Serie A mi affascina da sempre”. Il centravanti del Suwon Bluewings, club di massima divisione sudcoreana, e della nazionale della Corea del Nord An Byong-jun parla così del rapporto con l’Italia dalle colonne di china-files.com: “Sono fiero delle mie origini. Per me vestire la maglia della nazionale nordcoreana è motivo di grande orgoglio. Provo delle sensazioni uniche quando scendo in campo per rappresentare il mio paese. - continua il calciatore - I miei idoli da ragazzo erano Ronaldo, il brasiliano, e Zinedine Zidane. La Serie A mi affascina da sempre. Attualmente seguo con grande interesse Dušan Vlahović, centravanti della Juventus. Cerco sempre di imparare dai migliori”.

Parole d’ammirazione che però non possono far pensare a un futuro nel nostro paese per An viste le decisioni dell’ONU che ha irrigidito da tempo divieti e sanzioni contro la Corea del Nord obbligando i membri dell’organizzazione a rimpatriare i calciatori nordcoreani residenti all’estero per timore che il regime possa ottenere attraverso le loro rimesse quegli aiuti che sarebbero di fondamentale importanza per la traballante economia della nazione. Una decisione che ha costretto un grande talento come Han Kwan-song, ex di Cagliari, Perugia e Juventus, a rescindere il contratto con l’Al Duhail e tornare in patria mettendo praticamente fine alla sua carriera nonostante si tratti di un classe ‘98.


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