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Il Benfica piange Eriksson: "Un rivoluzionario, un allenatore in anticipo sui tempi"

di Michele Pavese

Il mondo del calcio piange Sven-Goran Eriksson. Il tecnico svedese è morto oggi a 76 anni per un tumore al pancreas; allenatore di grande personalità e successo, Eriksson è ricordato soprattutto per le esperienze sulle panchine di Lazio, Benfica, Goteborg, Sampdoria, Roma e Fiorentina, oltre che su quelle di 4 nazionali differenti.

Questo il comunicato del club di Lisbona: "È morto all'età di 76 anni Sven-Göran Eriksson, uno degli allenatori più iconici e riconosciuti nella nostra storia. Recentemente, e visto il peggioramento delle sue condizioni di salute, i tifosi del Benfica e di tutto il mondo hanno reso un giusto e meritato omaggio all'allenatore svedese. Al Benfica, in cinque stagioni, ha vinto tre Campionati Nazionali, una Coppa del Portogallo, una Supercoppa e ha raggiunto 3 semifinali europee. Ma, ben al di là dei titoli, l'impronta di Eriksson nel calcio portoghese è stata quella di un rivoluzionario, di un allenatore in anticipo sui tempi. A livello sociale si è sempre distinto per eleganza, educazione. Un allenatore e un uomo veramente del Benfica .
Sven-Göran Eriksson, un nome che unisce diverse generazioni di tifosi del Benfica che, insieme, non permetteranno mai che venga dimenticato. Alla famiglia, Sport Lisboa e Benfica porge le sue più sentite condoglianze".


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